“Caffè, tabacco e Armani”
E’ stato uno dei primi protagonisti a far parte di informarecomunicando.
Con una disabilità grave, Federico è rimasto paraplegico a causa di un incidente stradale con la sua vespa all’età di 18 anni. Tutto ciò non gli ha impedito piano piano di raggiungere una propria autonomia nonostante per molte cose abbia sempre avuto bisogno dell’aiuto di qualcuno.
Grazie alla sua famiglia e al suo supporto Federico ha sempre vissuto una vita dignitosa senza farsi mancare niente e l’amore per suoi nipoti è ciò che gli ha dato sempre la forza di non abbattersi mai.
Oggi Fede non c’è più, ci ha lasciati nel 2018 a causa di un peggioramento di polmonite e di altre complicazioni che lo hanno in pratica trattenuto per un anno intero in ospedale prima di morire.
Ma la storia di Federico vale la pena raccontarla per come l’abbiamo conosciuto noi e per il tempo passato insieme sul luogo di lavoro e a tavola dove amava stare davanti ad una bella pizza margherita.
Con il suo Fiat Doblò modificato ad hoc partiva da Santa Luce (si, avete capito bene), varcava il cancello di informarecomunicando alle ore 9.00, scendeva con le sue manovre e con i suoi tempi, sorrideva a tutti noi augurandoci il buongiorno e si beveva con tranquillità il primo di una lunga serie di caffè della mattinata. Fede era così, scandiva la giornata di tutti noi con le sue abitudini che in un certo senso rendevano felice quell’atmosfera che si veniva a creare. Si, perché in mezzo a tutto ciò che faceva, c’erano le sue parole, le sue risate e i suoi sguardi dolci da birbante alle bimbe del servizio civile.
Fede si occupava della gestione “informatica” di informarecomunicando creando database per i nostri servizi e curando la gestione del sito in maniera impeccabile e soprattutto in modo tempestivo. Non mancava la pausa sigaretta, dopo la pausa bagno, fatta con estrema precisione con i suoi ditoni e fumata godendosela all’aria aperta e con estrema tranquillità.
Non posso dimenticare quelle mattine, forse 2 o 3 l’anno ma che vorrei fossero state 100, in cui aveva bisogno di fare shopping al suo negozio di fiducia, il negozio di Armani di Borgo largo.
Le risate che facevamo durante il tragitto rimangano indelebili nella mia mente, quel tragitto, lui con la sua carrozzina superleggera e io dietro che lo spingevo, che normalmente veniva fatto in 20 minuti per noi durava un’ora, tra sguardi malandrini alle belle signorine e chiacchere varie la prendevamo con la giusta calma. Una volta lì, un film. Io che gli mettevo e gli levavo magliette, lui che si specchiava e che si voltava verso di me cercando un’approvazione, io che gli dicevo di no, lui che diceva di si, e alla fine…peggio delle donne, buste Armani legate alla carrozzina e via di ritorno in ufficio. Fede non aveva vizzi o che altro, a parte caffè tabacco e Armani.
Se dovessi iniziare con il dire cosa ho imparato a lavorare con Federico inizierei con il dire che ho imparato ad avere la pazienza interiore, a scandire la vita con i propri tempi, ad essere entusiasti di ciò che abbiamo che è meravigliosamente tanto.
Il vuoto che ha lasciato a tutti noi è un vuoto pesante, perché sorprendentemente si può essere carismatici senza volerlo esercitando una forte influenza su gli altri senza saperlo.
Ciò che contraddistingueva Federico era la sua naturalezza, la sua voglia di vivere e di sorridere e quel suo modo di interpretare la vita con estrema leggerezza, una leggerezza interiore che diventava in un certo senso saggezza.
Fosse ancora qui mi avrebbe già mandato a quel paese e, forse, non avrebbe avuto tutti i torti.
La Uildm ti ha trovato nel lontano 2001 e ti ha accompagnato per molti anni, ti ha dato tanto ma posso dire con grande orgoglio, che se tante persone uildm oggi sono migliori il merito è anche tuo grazie alla tua personalità e alla tua meravigliosa vena ironica.
Sei stato, e per noi lo sarai sempre, una di quelle persone che faceva bene al cuore e a due anni dalla tua scomparsa il vuoto che hai lasciato è incolmabile, ma forse questa breve storia riuscirà in piccola parte a renderlo un po’ meno vuoto.